GARDA IL NUOVO SPUMANTE DOC

Sabato 14  Ottobre 2017 ho presenziato ad un incontro di estremo interesse dove il Dott. A. Panont direttore del Consorzio Garda Doc ha presentato ad un folto gruppo di “ Degustatori Ufficiali “ lombardi dell’AIS,  il progetto già in fase esecutiva dello Spumante Garda DOC.

Il mio interesse era dovuto al fatto che sull’argomento circolano le voci più disparate: alcune favorevoli, altre discordi. Questa era proprio l’occasione per avere un quadro preciso.

Lo spumante GARDA DOC ha l’intento di render le province di Verona – Brescia – Mantova riunite sotto il marchio unificate di un prodotto che possa trasformarsi in un simbolo del Lago di Garda a completamento di una fama d’altra parte già acquisita nell’enogastronomia del territorio che va dal vino, all’olio, al pesce di lago.

Lo Spumante Garda DOC viene prodotto nel grande anfiteatro naturale che comprende:Valtènesi-S. Martino della Battaglia-Lugana-Colli Mantovani-Custoza-Bardolino-Valdadige-Valpolicella-Soave- Durello.

La superficie vitata è di 31000 ettari coltivati di cui 27889 in provincia di Verona e 3211 ettari nelle restanti due.

La sfida del Consorzio di Tutela è di aver portato a termine la modifica del disciplinare di produzione con l’inserimento dello Spumante bianco che per decreto deve riportare in etichetta solo il nome della denominazione

“ GARDA “

Oggi vengono prodotte circa 7.000.000 di bottiglie con l’ambizioso obbiettivo di arrivare entro il 2020 a 20.000.000. La tipologia è BRUT con una quantità di zuccheri verso il massimo consentito di 12 g/l.

Il prezzo deve essere contenuto sotto i 10€.

Metodo di spumantizzazione: Charmat.

Appunti di degustazione.

Abbiamo assaggiato una ventina di campioni tutti rigorosamente alla cieca. Nemmeno alla fine siamo stati informati sui vitigni e sui produttori.

Tutti avevano in comune le seguenti caratteristiche:

Colore che si discosta poco dal paglierini scarico

Bollicine abbastanza eleganti, non grossolane.

Profumi fruttati non molto complessi, abbastanza evanescenti.

All’assaggio si nota subito l’alta quantità di zuccheri ben bilanciata però dalla freschezza, una significativa sensazione fruttata; persistenza non molto elevata. Nel loro complesso piacevoli, beverini, “ ruffiani “ : un target centrato sul turismo, in particolare di provenienza tedesca.

Personalmente ho attribuito a questi vini un punteggio da un minimo di 77 punti ad un massimo di 85. Quindi non un’eccellenza marcata, ma uno standard uniforme, comunque di qualità, che può identificarsi con un preciso territorio e soddisfare appieno le esigenze di un turismo di media qualità che trova nel territorio Garda il soddisfacimento delle proprie esigenze anche nel campo dell’enogastronomia.

A mio parere un’operazione che ha in se stessa delle potenzialità ( sperando di non cadere nei solti campanilismi) per avere un certo successo.

Mi chiedo, dato che non penso ad un aumento dei consumi, a danno di quale tipologia di spumante sarà il suo successo.

Sicuramente , qualche fettina di “ Franciacorta “ ne subirà le conseguenze; d’altra parte però questo stimolo in casa, sempre secondo me, porterà un beneficio  sul mantenimento o miglioramento della qualità.

Immagino però che la fetta maggiore sia a carico del Prosecco . Questo mette un serio limite alla mia competenza in materia.

Aspetto il Vostro parere che illumini la mia oscurità.

Tito

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