Sulla scorta di una lettura invernale (Gianmarco Navarini – I mondi del vino – Ed. Mulino 2015) sono stato alla 58° Fiera del Vino di Montefiascone con la compagnia giusta per degustare qualcosa di nuovo e per capire cosa succede al di fuori del mio ambito territoriale quotidiano.
La fiera è all’insegna del noto Est!Est!!Est!!! una delle prime doc d’Italia (1966) ma non solo.
Questo non è vino che invita ad andare “ad oriente” ma deriva il suo nome dal latino medievale “est“=”c’è”.
Il servus Martino , mandato in avanscoperta dal Vescovo Conte Johannes Defuk, forte bevitore germanico sceso per la via Francigena verso Roma al seguito dell’Imperatore Enrico V di Svevia, vergò per ben tre volte est e con sei punti esclamativi sulla porta di una locanda nei pressi di Montefiascone per segnalare la presenza del vino che piaceva a lui. Non parlo dell’esito infausto che ebbe l’eccessivo consumo che ne fece il Vescovo negli anni successivi.
A mio avviso quello che cercava il Defuk era un vino bianco aromatico (una malvasia o un moscato giallo) come piace ancor’oggi al popolo teutonico.
La produzione di questo vino importante per storia e tradizione ha soddisfatto negli anni più la quantità della qualità. Era ed è facile reperirlo nei supermercati a poco prezzo, anche in bottiglione. Ahimè ho bevuto in passato Est!Est!!Est!!! orrendi.
Recentemente, invece, la tendenza è stata giustamente invertita (se un vino è doc dovrebbe essere anche di qualità superiore e non solo semplicemente di origine controllata) anche con l’istituzione, per merito principalmente di Riccardo Cotarella, nel 2015 del Consorzio di tutela dell’ Est!Est!!Est!!!. L’intento è quello di fare sistema (cosa che in Francia sanno fare molto meglio che da noi) per migliorare la qualità del prodotto e la conoscenza del territorio presso un pubblico non squisitamente locale. C’è ancora molto da fare (nessun riferimento al cinquantennale della doc e neppure un’integrazione della manifestazione vinicola con prodotti caseari e di norcineria locale) ma la strada è stata almeno intrapresa.
Sfogliando la brochure, la 58° festa del vino si presenta, a mio sommesso parere, ancora in stile anni ’60 quindi alimentare/inebriante mentre oggi le fiere del vino prediligono lo stile tecnico/edonistico.
Mi spiego è difficile fare una manifestazione tecnica (presenza del produttore che spiega le sue scelte in vigna e poi in cantina) quando i banchi di assaggio sono dalle 21 all’una di notte per quindici giorni di fila. E’ chiaro che l’appuntamento è più che altro finalizzato alla bevuta per passare una serata.
Varcata la porta di ingresso di Montefiascone sotto un vento di tramontana poco estivo, acquistiamo per un modico prezzo la tracolla e il bicchiere da degustazione con i cinque assaggi previsti presso le cinque cantine presenti. Queste sono collocate nelle pittoresche stradine laterali.
Tuttavia, qui incomincia la caccia al tesoro perché non c’è una mappa che indichi la loro ubicazione né frecce che indichino la strada per raggiungerle. Bisogna chiedere. D’altronde siamo in un luogo medievale ci si deve rivolgere alla gente del posto.
Cominciamo il percorso dalla Cantina Villa Puri dove vengo prima edotto del fatto che l’Est!Est!!Est!!! è un uvaggio con percentuali variabili di Roscetto, Malvasia e Trebbiano. Sono colpito dalla facilità di beva del suo “base”, poi proseguo col mio amico accompagnatore verso la nota Falesco. In degustazione c’é “Le Pòggere” vengo attratto dal giallo paglierino e dai riflessi verdognoli dalla morbidezza ed equilibrio al palato. Note agrumate sia all’olfatto che al palato.
Non paghi di questo inizio, proseguiamo per le ulteriori tre degustazioni presso la Cantina Sociale dove ho assaggiato un Est!Est!!Est!!! onesto per la grande distribuzione ma non di più.
Siamo poi passati alla conosciuta Cantina Leonardi. L’Est!Est!!Est!!! mi ha dato la sensazione di una maggiore persistenza e un finale di mela piacevoli.
Alla quinta tappa presso le Cantine Stefanoni non mi sono fermato all’ottimo Est!Est!!Est!!! classico Foltone (Roscetto in prevalenza oltre a trebbiano toscano e malvasia) al naso più frutta che fiori leggermente tannico persistente, dalla piacevole beva.
Forse per la disponibilità dal figlio del titolare e dei suoi aiutanti a spiegare i vini prodotti, mi sono spinto oltre negli assaggi, altri due bianchi e un rosso nel finale.
Passo al Roscetto in purezza un po’ meno complesso nei profumi rispetto all’Est!Est!!Est!!! ma persistente ed inoltre soddisfa la mia predilezione per i monovitigni.
Poi il Moscato Secco! Cosa sentono le mie orecchie il Goldmuskateller in terra tuscia. Sono impossessato dallo spirito di Defuk!
Estrema piacevolezza al naso, un bouquet intrigante di frutta gialla, pensato per l’aperitivo o in abbinamento a salami e salumi non particolarmente agliati o piccanti. La vetta, in my opinion,
Dulcis in fundo l’Eatico a base di Aleatico semplice vinoso leggermente tannico si è abbinato molto bene alle ciambelline all’anice finali.
Ecco mi sento di segnalare quindi in conclusione la Cantina Stefanoni in Via Stefanoni a Montefiascone www.cantinastefanoni.it tel e fax 0761825651.
By D.T.