PRODUTTORE: IL MOLINO DI ROVESCALA
NOME DEL VINO: RIESLING – Provincia di Pavia IGT
ANNATA: 2019
PAESE: ITALIA
REGIONE: LOMBARDIA
AREA VITIVINICOLA: OLTREPO’ PAVESE
TIPOLOGIA: VINO FRIZZANTE
UVE: RIESLING ITALICO E RENANO
GRADO ALCOOLICO: 12 %
NOTE PERSONALI: Prendo lo spunto da un verso di Marziale (Ride si sapis, o puella, ride – Marziale, Epigrammi, Libro II, XLI, 1) adattandolo agli incontri di Winetopblog. Quindi dal ridere al bere il passo è breve. D’altronde non mi sbaglio nel dire che il termine simposio, attualmente utilizzato anche nel senso di incontro in cui si discutono argomenti di comune interesse, è di derivazione greca. Proviene dal verbo greco συμπίνειν cioè bere assieme, in compagnia.
Questa premessa stravagante per introdurre una bevuta (non degustazione) in compagnia presso la Cantina Molino di Rovescala, risalente agli inizi di giugno 2020 (oramai si vive di ricordi).
Eravamo all’aperto, col bel tempo, distanziati l’uno dall’altro ma tenuti vicini da tutta, o quasi, la gamma dei vini prodotti sia della linea Tradizione (che annovera, fra i rossi, la Bonarda, la Barbera e il Sangue di Giuda frizzanti e, fra i bianchi, la Malvasia, il Riesling e il Pinot Nero vinificato in bianco e rosato sempre frizzanti) sia della linea Selezione (questa proposta è caratterizzata da vini fermi da uve Croatina, Malvasia e Riesling Renano, contraddistinti da nomi di fantasia).
Un momento spensierato dopo tre mesi chiusi in casa. Uno dei pochi bei ricordi di questo 2020, che sta giungendo alla sua fine.
Oggi stappo il Riesling mosso (principalmente Italico con un saldo di Renano) che si fa apprezzare per l’equilibrio gusto-olfattivo. All’occhio si presenta giallo paglierino con nuances verdognole. La carbonica è lieve ma ben percepibile, siamo nell’ordine delle 3 atm. I profumi sono primari di fiori e frutta bianca. Vino semplice, da tutti i giorni, lodevole per l’acidità e la mineralità. Possiede una freschezza che si fa apprezzare ancora adesso dopo alcuni mesi dall’imbottigliamento… alle porte dell’inverno.
E allora… Bibe, si sapis!
By D.T.