Champagne di periferia.

Ancora difficile rintracciare bottiglie di Champagne provenienti dalle zone periferiche, quelle lontane dalle capitali classiche delle nobili bollicine. Ed è un peccato perchè molto spesso si incontrano bottiglie non solo degne di citazione, ma di notevole se non addirittura elevatissima qualità. Se non fosse stato per la passione (ed il buon palato) di un ristoratore di Lodi (ndr Ristorante Gaffurio) come avremmo fatto ad assaggiare questo mirabolante JEAN LAURENT Blanc de Noirs, proveniente da Celles-sur-Ource? Cittadina ad una decina di chilometri a nord della zona di Aube, nuova frontiera del Pinot Nero tanto da essere anch’essa dotata della sua Côte d’Or. Ma qui il Pinot ( e non solo il Noir, ma anche il Blanc ed il Meunier) è differente: rispetto ai vini del Nord la nota agrumata è più succosa ed arancione. Sa distintamente di mandarino. Ma su tutto spicca l’inconfondibile mirabelle. Piacevolissimo l’equilibrio tra la dolcezza del frutto maturo ed un’acidità incisiva, ma mai eccessiva nonostante un recentissimo degorgement. Un tenore alcolico limitato ne permette un consumo piacevolmente smodato…

d.c.

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