Écrin. Brut. La Chapelle. Champagne

Eravamo stati un po’ severi un anno fa, quando avevamo incontrato per la prima volta questo Écrin, proveniente dalle colline che danno lo sguardo settentrionale su Reims. Era apparso un po’ deboluccio (soprattutto se confrontato ad una etichetta gemella degustata parallelamente). Senz’altro meglio la bottiglia di qualche giorno fa! Ancora molto giocata su note dolci di frutta, forse troppo dolci per i nostri attuali gusti, pur nel limite dell’indicazione Brut. Un discreto bicchiere: nulla per cui stracciarsi le vesti o invocare al miracolo, ma sicuramente dall’apprezzato rapporto qualità-prezzo (considerando che ci è stato consegnato in Italia ad un prezzo in linea con un “normale” Franciacorta “base” (lo so lo so che non vogliono che si dica più così…).

d.c.

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