Recupero, recupero… Recupero!

Con ancora non abbandonata la memoria dell’imperioso 2013 di Andrea Arici eccomi tuffare in un altro millesimo 2013 altrettanto straordinario.

Mai recupero alle precedenti medie fu più rapido…

Adoro Maso Martis per la finezza ultraterrena dei suoi prodotti: dal colore, alle bollicine assolutamente microscopiche e veramente infinite, alla scia agrumata dei profumi, tutto sembra costruito appositamente per stupire. In bocca poi graffia ed incide. È incredibile la profondità in cui si viene lanciati. I profumi evolvono in cangiante progressione: dall’arancia sanguinello, si passa ad un croccante tarocco per poi appoggiare su bacche rosse e nere. Con il calore la dolcezza del mirtillo ti stordisce. Ma tutto è misurato con precisione millimetrica, nulla è mai fuori posto. Solamente infinito.

d.c.

CCXLVIII

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